
Le indagini, avviate oltre un anno fa, avrebbero dovuto concludersi entro la fine di marzo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Commissione Europea annuncerà le decisioni definitive la prossima settimana. Sebbene Apple e Meta siano state riconosciute colpevoli di violazioni del Digital Markets Act (DMA), le sanzioni previste potrebbero essere inferiori alle aspettative, come anticipato da Reuters all’inizio del mese.
Dai risultati preliminari pubblicati il 24 giugno e il 1° luglio 2024, è emerso che entrambe le aziende hanno infranto le regole del DMA. Nello specifico, Apple impedisce agli sviluppatori di includere link nelle proprie app per informare gli utenti su metodi di pagamento alternativi e potenzialmente più convenienti al di fuori del suo store (clausola anti-steering). Tuttavia, la società non dovrebbe subire penalità per la gestione della scelta del browser predefinito, grazie alle modifiche introdotte con iOS 17.4 e 18.2.
Meta, invece, è finita sotto la lente d’ingrandimento per il modello “Pay or Consent”, che obbliga gli utenti a sottoscrivere un abbonamento a Facebook e Instagram per evitare l’utilizzo dei propri dati personali a fini pubblicitari, limitando così la libertà di scelta.
Secondo la normativa, le sanzioni per la violazione del DMA possono arrivare fino al 10% del fatturato globale annuale, una cifra che per Apple e Meta significherebbe miliardi di euro. Tuttavia, secondo il Financial Times, la Commissione Europea opterà per multe ben al di sotto di questo limite. Il New York Post ipotizza che Meta potrebbe comunque affrontare una sanzione fino a un miliardo di euro. L’obiettivo principale, più che colpire le aziende con multe esemplari, è garantire che vengano introdotte le modifiche necessarie per conformarsi alla normativa.