
Il Roskomnadzor, ente di vigilanza sulle comunicazioni in Russia, ha annunciato il blocco dell'accesso all'app di messaggistica Viber, aggiungendo un altro nome alla lista di piattaforme vietate dalle autorità russe.
Secondo una dichiarazione riportata dai media internazionali, il provvedimento è stato motivato dalla presunta violazione della normativa sulla prevenzione del terrorismo, estremismo e traffico di droga.
Rakuten Group, società proprietaria di Viber, non ha rilasciato commenti in merito al divieto. Tuttavia, il fondatore e CEO della compagnia, Hiroshi Mikitani, in passato aveva promosso l'app come uno strumento per contrastare quella che definiva "propaganda russa".