
I colossi tecnologici Microsoft e Google si confermano al vertice della classifica dei brand più frequentemente utilizzati dai cybercriminali per campagne di phishing. A rivelarlo è un recente report pubblicato da Check Point, azienda specializzata nella sicurezza informatica.
Secondo quanto emerso, i criminali informatici continuano a sfruttare l’immagine di aziende note e affidabili per trarre in inganno gli utenti, diffondendo email fraudolente sempre più sofisticate. L’obiettivo è semplice quanto efficace: mascherarsi da marchi riconosciuti per aumentare la credibilità del messaggio e indurre la vittima ad abbassare la guardia.
Questa strategia, spiegano gli esperti, si rivela particolarmente pericolosa perché fa leva sulla fiducia che gli utenti ripongono in realtà consolidate come Microsoft e Google, rendendo le truffe difficili da riconoscere e aumentando il rischio di cadere nella rete dei malintenzionati.