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La truffa quishing nei parcheggi: come funziona e come evitarla

2025-06-20 15:43

by Antonello Camilotto

Educazione Digitale, Truffe Digitali,

La truffa quishing nei parcheggi: come funziona e come evitarla

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Il fenomeno noto come “quishing” – combinazione di “QR code” e phishing – sfrutta codici QR manipolati applicati su parchimetri o lasciati sui parabrezza delle auto. Al posto dei QR ufficiali, i truffatori usano adesivi falsi che rimandano a siti web fraudolenti. In Italia casi sono stati segnalati a Milano, Verona, Treviso e altre località.

 

Meccanismo d’azione

 

Diffusione dell’inganno:

A Milano, fogli di carta con logo comunale vengono lasciati sui vetri delle auto, con multe da 25 €, QR code e testo che farebbe sembrare tutto legittimo.

A Verona e Treviso, adesivi con la scritta “Si paga qui” sono stati incollati sopra i QR ufficiali dei parchimetri.

 

Falsa autenticazione:
I truffatori imitano loghi ufficiali (Comune, Polizia di Stato), numeri di verbale, scatole normative e riferimenti al Codice della Strada, in modo da guadagnare credibilità.

 

Reindirizzamento al sito fake:

Il QR reindirizza a un sito falso che imita un portale istituzionale, dove l’utente inserisce i dati del veicolo e paga con carta di credito. L’obiettivo è sottrarre denaro reale più che dati personali – a volte con importi promozionali (12,50 € invece di 25 €), inducendo a pagare subito .

 

Mancanza di notifiche ufficiali:
Le violazioni vere vengono sempre registrate su canali ufficiali (Spid, Fascicolo del cittadino, raccomandata). La truffa utilizza fogli privi di data, luogo o con date di anni sbagliate, elementi che spesso hanno insospettito gli utenti.

 

Come difendersi

 

Controlla l’origine del QR code:

Usa solo pagamenti tramite parchimetro, monete, POS o app ufficiali; non seguire adesivi sospetti.

 

Esamina il foglio:

Se appare su carta normale, manca data/luogo, o la multa è “agevolata”, diffida.

 

Controlla l’URL prima di confermare:

I lettori QR moderni mostrano l’indirizzo completo; diffida se non corrisponde al dominio ufficiale.

 

Rilega sui canali ufficiali:

Verifica modalità di accesso (Spid, Fascicolo, PEC, raccomandata). Le multe non compaiono immediatamente sul parabrezza.

 

Segnala subito:

Rivolgiti a polizia locale o gestori parcheggi (es. Amt3 a Verona/Treviso) per denunciare adesivi sospetti.

 

Il panorama attuale

 

In Italia, le truffe si stanno moltiplicando, spingendo enti locali e aziende di parcheggio a emettere allerte pubbliche e a collaborare con le forze dell’ordine.

 

Una campagna svizzera (UFCS) del maggio 2025 ha evidenziato il crescente rischio quishing, particolarmente nei parchimetri, invitando a prestare massima attenzione.

 

La truffa del QR code nei parcheggi è una minaccia concreta, che sfrutta il meccanismo del pagamento veloce per rubare denaro in modo subdolo. Per difendersi, bastano pochi accorgimenti:

  • Non fidarti dei foglietti sui vetri o QR code aggiuntivi.
  • Controlla sempre URL e dominio.
  • Verifica la multa tramite i canali ufficiali.
  • Se hai dubbi, segnala subito a polizia o ente di gestione parcheggi.

 

Restare informati e mantenere un atteggiamento critico può evitare brutte sorprese e salvaguardare il tuo portafoglio.

𝗜𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗟𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶

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