
Recenti analisi hanno rivelato che alcuni QR Code possono nascondere attacchi in grado di superare anche le più avanzate misure di sicurezza dei browser. In un contesto sempre più digitalizzato, le minacce informatiche continuano ad evolversi rapidamente, sfidando costantemente le soluzioni di protezione esistenti.
Gli esperti di Mandiant (azienda americana di sicurezza informatica e sussidiaria di Google) hanno evidenziato che i criminali informatici possono sfruttare i QR Code per aggirare i sistemi di “isolamento” dei browser. Questi codici, generalmente utilizzati per scopi legittimi come pagamenti o accesso rapido alle informazioni, possono essere trasformati in vettori di malware. La tecnica si basa sulla capacità del malware di analizzare i pixel visualizzati sullo schermo e decodificare QR Code contenenti istruzioni dannose.
Una dimostrazione pratica effettuata da Mandiant è stata mostrata come, attraverso un proof-of-concept (PoC), sia possibile sfruttare i QR Code visualizzati nel browser per inviare comandi al malware. Nonostante alcune limitazioni, come la scarsa capacità di trasmissione dei dati e la latenza nell'esecuzione dei comandi, questa tecnica rappresenta un rischio concreto, specialmente se combinata con altri metodi di attacco.
La scoperta sottolinea un aspetto fondamentale: nessuna soluzione di sicurezza è completamente invulnerabile. Anche l'isolamento del browser, una delle difese più efficace contro molte minacce, può essere aggirato con strategie creative. L'uso dei QR Code dimostra come strumenti di uso quotidiano possono essere trasformati in armi nelle mani dei cybercriminali.