
Dal 2019, la Russia sta sviluppando il progetto Runet, una rete Internet nazionale con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dal web globale e rafforzare il controllo sulle informazioni all'interno dei confini nazionali. Questo progetto mira a incanalare il traffico web attraverso nodi controllati dallo Stato e a implementare sistemi avanzati di filtraggio e sorveglianza, simili al "Great Firewall" cinese.
Nonostante gli sforzi del governo russo, la completa disconnessione dalla rete Internet globale non è ancora avvenuta. Il Paese continua a dipendere in larga misura da tecnologie e infrastrutture estere. Tuttavia, il controllo sulle attività online è aumentato significativamente: negli ultimi anni, Mosca ha bloccato o limitato l'accesso a piattaforme occidentali come Facebook e X (precedentemente Twitter) e ha intensificato le restrizioni sull'uso delle VPN, strumenti utilizzati dai cittadini per aggirare i blocchi.
La legge sull'Internet sovrano, entrata in vigore il 1° novembre 2019, impone agli operatori di telecomunicazioni l'installazione di apparecchiature statali per analizzare e filtrare il traffico, consentendo al Roskomnadzor, l'ente federale russo per la supervisione delle telecomunicazioni, di gestire centralmente il traffico Internet e limitare l'accesso ai siti vietati.
Nonostante questi sviluppi, la realizzazione completa di un Runet autonomo presenta sfide significative. La Russia ospita migliaia di provider Internet, rendendo complessa l'implementazione di un controllo centralizzato. Inoltre, la dipendenza da tecnologie e software stranieri complica ulteriormente l'obiettivo di una rete completamente sovrana.
In sintesi, mentre la Russia ha compiuto passi significativi verso la creazione di un Internet "sovrano", il processo è ancora in corso e presenta numerose sfide tecniche e politiche. Il controllo sulle informazioni online è aumentato, ma la completa indipendenza dalla rete globale rimane un obiettivo non ancora raggiunto.