
Il Ministero della Salute fornisce dati chiari sul numero di accessi al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nelle diverse regioni italiane, evidenziando significative differenze territoriali. La media nazionale dei cittadini che utilizzano il FSE per consultare referti, prescrizioni, prenotazioni e altri documenti è del 18%. Tuttavia, l’Emilia-Romagna spicca con un utilizzo del 39%, mentre regioni come Marche e Sicilia mostrano percentuali minime, pari all’1%.
Questi dati confermano che il FSE è ancora poco sfruttato: a fronte di documenti caricati per 21,26 milioni di italiani, solo 3,79 milioni hanno effettuato l’accesso al servizio negli ultimi tre mesi.
Un FSE diverso per ogni regione
In Italia non esiste un unico Fascicolo Sanitario Elettronico: ogni regione gestisce il proprio, in base alla propria autonomia in ambito sanitario. Sul sito del Ministero della Salute è disponibile l’elenco completo dei FSE regionali con i relativi link. Tuttavia, le funzionalità offerte possono variare significativamente, creando disparità nell’esperienza d’uso da parte dei cittadini.
L’utilizzo tra i medici
Passando al personale sanitario, l’adozione del FSE è decisamente più alta. A livello nazionale, il 94% dei medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS) ha effettuato almeno un’operazione sul sistema durante il trimestre di riferimento, dimostrando una maggiore integrazione dello strumento nel lavoro quotidiano.