
La Commissione europea si prepara ad annunciare, entro la settimana, la conclusione dell’indagine avviata il 25 marzo 2024 nei confronti di Meta. Sebbene la sanzione prevista non sembri particolarmente elevata, Mark Zuckerberg punta a ottenere vantaggi dopo aver sostenuto Donald Trump.
Secondo i risultati preliminari dell’indagine, Meta avrebbe violato il Digital Markets Act introducendo il modello “Pay or Consent” su Facebook e Instagram. Questo sistema obbliga gli utenti a scegliere tra il pagamento di un abbonamento o l’accettazione dell’uso dei propri dati per la pubblicità. Di conseguenza, l’azienda rischia una multa fino al 10% del fatturato globale annuo.
Per conformarsi alle normative europee, Meta potrebbe essere costretta a offrire una versione gratuita dei suoi social network priva di pubblicità personalizzate, con un inevitabile calo delle entrate pubblicitarie in Europa. Per questo motivo, Zuckerberg punta sull’intervento di Trump, sperando che l’ex presidente possa fare pressione sull’Unione Europea, magari minacciando nuovi dazi oltre a quelli già previsti dal 2 aprile.
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