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Meta nel mirino dell’antitrust: Zuckerberg rischia di perdere Instagram e WhatsApp

2025-04-24 12:46

by Antonello Camilotto

Indagini/Sanzioni/Leggi/Normative,

Meta nel mirino dell’antitrust: Zuckerberg rischia di perdere Instagram e WhatsApp

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Il colosso tecnologico Meta, guidato da Mark Zuckerberg, si trova ad affrontare uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Le autorità antitrust statunitensi hanno infatti avviato un processo che potrebbe costringere l’azienda a separarsi da due dei suoi principali asset: Instagram e WhatsApp.

 

L'accusa mossa dalla Federal Trade Commission (FTC) e da un gruppo di Stati americani è chiara: le acquisizioni di Instagram (avvenuta nel 2012) e di WhatsApp (conclusa nel 2014) sarebbero state mosse strategiche mirate a soffocare la concorrenza e a consolidare un monopolio nel settore dei social media e della messaggistica istantanea.

 

Secondo l’FTC, l’espansione di Meta non sarebbe frutto solo di innovazione e crescita organica, ma anche di una sistematica eliminazione delle minacce emergenti. Instagram, ai tempi dell'acquisizione, stava rapidamente crescendo come alternativa visiva a Facebook, mentre WhatsApp rappresentava un punto di riferimento nella comunicazione istantanea. L’integrazione di questi servizi nel vasto ecosistema di Meta avrebbe limitato drasticamente le possibilità per altri attori di emergere nel mercato.

 

Meta respinge le accuse, sostenendo che le acquisizioni siano state approvate anni fa dalle stesse autorità regolatorie che oggi le contestano. Inoltre, l’azienda afferma che la separazione di questi servizi comprometterebbe seriamente l’esperienza utente e la sicurezza delle piattaforme.

 

Ma la posta in gioco va ben oltre le sorti del gruppo di Menlo Park. Questo processo potrebbe segnare un precedente fondamentale nella regolamentazione del potere delle Big Tech, rivedendo i criteri con cui vengono valutate le fusioni e le acquisizioni nel mondo digitale.

 

Gli osservatori del settore sono divisi: c’è chi auspica un ritorno a un mercato più aperto e competitivo, e chi teme che un’eventuale scissione possa creare instabilità tecnologica e frenare l’innovazione.

Il dibattito è aperto, e il verdetto non arriverà a breve. Ma una cosa è certa: qualunque sarà l’esito, il futuro di Meta e del panorama digitale globale potrebbe cambiare radicalmente.

𝗜𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗟𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶

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