
Dopo oltre due decenni di onorata carriera, Skype ha ufficialmente chiuso i battenti. Nato nel 2003 come uno dei pionieri della comunicazione VoIP, il servizio ha rivoluzionato il modo in cui milioni di persone nel mondo si sono connesse: famiglie divise da continenti, riunioni aziendali internazionali e perfino interviste di lavoro si sono svolte attraverso l'iconica schermata blu.
La notizia, che circolava da mesi in ambienti tech, è stata confermata oggi da Microsoft, che aveva acquisito Skype nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari. In una nota ufficiale, l’azienda ha dichiarato: “Ringraziamo gli utenti di Skype per questi 22 anni di fiducia e innovazione. È tempo di guardare avanti e investire in soluzioni più moderne e integrate, come Microsoft Teams.”
Da fenomeno globale a lento declino
Skype era diventato sinonimo stesso di videochiamata, al punto che il suo nome era entrato nel linguaggio comune: “Ti faccio uno Skype?” era un’espressione universale. Ma negli ultimi anni la concorrenza si è fatta spietata. Zoom, Google Meet, WhatsApp e altri servizi hanno saputo intercettare i bisogni di un pubblico sempre più mobile e orientato alla semplicità d’uso.
La pandemia di COVID-19 avrebbe potuto rappresentare una rinascita per Skype, ma il servizio non è riuscito a cogliere l’occasione. Microsoft ha puntato invece tutto su Teams, la sua piattaforma integrata per il lavoro collaborativo, decretando così il lento ma inevitabile tramonto di Skype.
L'eredità di Skype
Nonostante il suo tramonto, l’eredità di Skype resta importante. Ha anticipato l’era della comunicazione globale gratuita e accessibile, aprendo la strada a tecnologie oggi date per scontate. È stato un simbolo della prima internet “sociale”, quella che metteva in connessione le persone, spesso prima ancora dei social network.
Molti ricordano le prime videochiamate con emozione: immagini sgranate, ma volti familiari da lontano. In un’epoca in cui le tariffe internazionali erano proibitive, Skype rappresentava una rivoluzione.
Cosa succede ora?
Microsoft ha annunciato che tutte le funzionalità di Skype verranno gradualmente dismesse entro la fine del 2025, e invita gli utenti a migrare su Teams o altre piattaforme. Per molti, però, sarà difficile dire addio a un software che ha segnato un’epoca.
Skype se ne va in silenzio, forse oscurato dalle novità tecnologiche più moderne, ma con un posto fisso nella memoria digitale collettiva. Dopo 22 anni, cala il sipario su una delle icone della comunicazione del XXI secolo.