
Guan Tianfeng è un cittadino cinese ricercato dalle autorità statunitensi per il suo coinvolgimento in una vasta operazione di hacking che ha compromesso circa 81.000 dispositivi firewall in tutto il mondo nell'aprile 2020. L'attacco ha preso di mira i firewall prodotti dalla società britannica Sophos, sfruttando una vulnerabilità zero-day identificata come CVE-2020-12271. Il malware sviluppato da Guan e dai suoi complici mirava a sottrarre informazioni sensibili e, in caso di tentativi di rimozione, a criptare i file dei sistemi infetti.
Le autorità statunitensi hanno emesso un mandato di arresto federale nei confronti di Guan, accusandolo di cospirazione per commettere frode informatica e telematica. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha inoltre offerto una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per informazioni che possano portare alla sua cattura. Si ritiene che Guan risieda attualmente nella provincia del Sichuan, in Cina, con possibili legami o visite a Bangkok, Thailandia.
In risposta a queste attività, l'Ufficio per il Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni alla Sichuan Silence Information Technology Company, Ltd., l'azienda per cui Guan lavorava, e allo stesso Guan. Queste misure sottolineano l'impegno degli Stati Uniti nel contrastare le minacce informatiche globali e nel perseguire gli individui responsabili di tali attacchi.
