
Il 9 novembre 2004 segna una data storica per il web: il rilascio di Firefox 1.0, il primo browser open-source sviluppato dalla Mozilla Foundation. In un’epoca dominata da Internet Explorer, il debutto di Firefox rappresentò una ventata di innovazione e libertà digitale. Il suo lancio fu accompagnato da una campagna di raccolta fondi senza precedenti: migliaia di sostenitori contribuirono a finanziare una pagina pubblicitaria sul New York Times, che presentava al mondo il nuovo browser come un’alternativa più sicura, veloce e trasparente.
Firefox 1.0 introdusse funzionalità che avrebbero poi definito gli standard della navigazione moderna, come il blocco dei popup, la navigazione a schede e la protezione contro il phishing. A queste si aggiungevano una gestione avanzata dei segnalibri, un sistema di estensioni personalizzabili e un’attenzione particolare alla privacy dell’utente, concetti allora rivoluzionari.
Il successo fu immediato: nel giro di pochi mesi, milioni di persone scaricarono Firefox, segnando l’inizio di una nuova era di competizione e innovazione nel panorama dei browser web. Questo spirito di apertura e collaborazione, tipico del movimento open-source, contribuì a ridefinire il rapporto tra utenti, tecnologia e comunità online.