
TikTok cambia volto negli Stati Uniti. La popolare piattaforma social avvia una nuova fase della sua presenza sul mercato americano con un assetto proprietario profondamente rinnovato, che vede l’ingresso di un consorzio di investitori statunitensi composto da Oracle, Silver Lake e MGX, destinato a detenere complessivamente il 50% delle attività di TikTok USA.
L’operazione rappresenta un passaggio chiave nel lungo confronto tra il gruppo cinese ByteDance, proprietario dell’app, e le autorità statunitensi, preoccupate da tempo per la gestione dei dati degli utenti e per i potenziali rischi legati alla sicurezza nazionale. Con la nuova struttura, TikTok punta a rafforzare la propria autonomia operativa negli Stati Uniti e a rispondere alle richieste di maggiore trasparenza e controllo avanzate da Washington.
Oracle avrà un ruolo centrale non solo dal punto di vista finanziario, ma anche tecnologico. Il colosso americano fornirà infatti l’infrastruttura cloud per l’archiviazione e la gestione dei dati degli utenti statunitensi, garantendo che le informazioni rimangano sul territorio nazionale e sotto giurisdizione americana. Silver Lake, già investitore in grandi gruppi tecnologici globali, apporterà competenze strategiche e manageriali, mentre MGX contribuirà al rafforzamento della struttura finanziaria dell’operazione.
ByteDance manterrà una partecipazione di minoranza, continuando a influire sullo sviluppo del prodotto e sull’algoritmo, ma con margini di intervento più limitati rispetto al passato. Una soluzione di compromesso che consente a TikTok di restare operativa nel suo mercato più importante, evitando il rischio di un bando o di restrizioni drastiche.
Per TikTok, che negli Stati Uniti conta oltre 150 milioni di utenti, si tratta di una mossa cruciale per consolidare la propria posizione nel panorama dei social media, sempre più competitivo. Allo stesso tempo, l’accordo potrebbe diventare un modello di riferimento per altre aziende tecnologiche globali chiamate a confrontarsi con le crescenti tensioni geopolitiche e regolatorie tra Stati Uniti e Cina.
Il passaggio a una TikTok USA a maggioranza americana segna dunque un punto di svolta: non solo per l’azienda, ma per l’intero settore tech, sempre più al centro di equilibri politici, economici e strategici globali.